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Il colesterolo buono altro non è se non lipoproteine ad alta densità, noto anche con l’acronimo di HDL. Esso non si accumula nel sangue, ma viaggia verso il fegato, dove viene smaltito in maniera appropriata.
Per fare in modo che il sistema cardiovascolare resti in buona salute i livelli di HDL dovrebbe essere ugual o superiore a 50 mg/dl, in quanto in grado di offrire protezione a tale apparato. Per comprendere come questo sia possibile è sufficiente pensare al colesterolo buono come a una specie di spazzino, in grado di evitare il deposito del colesterolo cattivo sulle pareti delle arterie, lo trasporta al fegato ove viene poi, insieme alla bile metabolizzato.
Comprendendo il suo importante ruolo di difesa risulta normale chiedere in che modo se ne possa alzare il quantitativo. Ecco alcune semplici attività per aumentare il colesterolo buono:
Descrizione | Percentuali |
Diminuzione del peso | aumento di 0,35 mg per Kg perso |
Consumo di alcolici | aumento di 4 mg/dl |
Attività sportiva | aumento dal 3% al 9% |
Smettere di fumare | aumento di 4 mg/dl |
Cos’è il colesterolo HDL
Il colesterolo buono, quello che viene indicato con l’acronimo HDL è una frazione del colesterolo totale. Esso si associa alle lipoproteine con alta densità.
Quest’ultime sono delle strutture molecolari che possono essere definite come delle navicelle che sono ricche non solo di colesterolo, ma anche di altre tipologie di grasso. Si compongono di un nucleo di lipidi avvolti da un guscio di proteine.
Grazie alle lipoproteine il colesterolo riesce a raggiungere diversi tessuti. Inoltre sempre le lipoproteine si legano al colesterolo presente nel sangue e lo porta verso il fegato per la sua eliminazione.
In altre parole, il loro compito specifico è quello ripulire il sangue evitando che il grasso si accumuli sulle pareti dei vasi creando un elevato rischio di problematiche al cuore e alle arterie. Proprio per questo compito particolare, l’HDL viene definito colesterolo buono, esso è in grado di offrire protezione da problematiche come l’arteriosclerosi, l’ictus e anche l’infarto.
Il quantitativo di colesterolo HDL presente nel sangue può essere misurato in maniera semplice, attraverso delle banali analisi del sangue di routine. Il valore ideale dell’HDL è uguale o maggiore a 50 mg/dl.
Maggiore è la quantità in circolo nel sangue e minore saranno le probabilità di sviluppare disturbi della circolazione. Importante, oltre al valore dell’HDL anche il rapporto tra il colesterolo totale e quello, appunto, del colesterolo buono.
Il valore che se ne ottiene dovrebbe essere <5 per gli uomini, <4,5 per le donne.
Valori | Riferimento |
Valore basso | minore di 50 mg/dl |
Valore normale | 50 – 59 mg/dl |
Valore ottimo | maggiore di 60 mg/dl |
Perchè tenere il valore sotto controllo
Andare a valutare in maniera periodica i valori del colesterolo HDL, ma anche del colesterolo totale, risulta essere importante per riuscire a valutare il rischio chili soggetto ha di sviluppare o meno una patologia cardiovascolare. A riguardo sono moltissimi gli studi che si sono susseguiti e che hanno individuato quella è definibile una soglia di sicurezza per dire che l’individuo ha un rischio minore di manifestare aterosclerosi o comunque malattie all’apparato circolatorio, insieme a infarti e ictus.
Per poter avere un quadro completo di tale rischio, quello che valuta è il rapporto tra il colesterolo totale e l’HDL. In questo modo è possibile considerare in maniera effettiva il colesterolo buono rispetto a quello non presente nel sangue.
Come accennato in precedenza, il valore del colesterolo nel sangue viene rilevato in maniera semplice attraverso degli ordinari esami del sangue. Il controllo periodico lo si consiglia a chiunque, a maggior ragione a coloro che stanno seguendo dei regimi dietetici per la perdita di peso.
Le cause di valori difformi
Quando lo stile di vita, la dieta che si segue e la genetica permettono al corpo di funzionare in maniera perfetta, il colesterolo buono si assesta sui valori di sicurezza, ma ci sono casi in cui esso può risultare, troppo alto o troppo basso. In linea generale un aumento del colesterolo HDL viene considerato in maniera positiva.
Spesso questo può dipendere dalla perdita di peso o dal raggiungimento del peso forma, attività fisica regolare, un moderato consumo di alcool. Ovviamente ci sono anche dei farmaci in grado di andare ad aumentare il colesterolo buono, al loro interno possono contenere estrogeni, statine e colestiramina.
Infine ci sono degli stati patologici che aumentano il colesterolo HDL, essi sono l’iperlipoproteinemia familiare o secondaria, la cirrosi biliare primaria, l’epatica e anche le intossicazioni croniche. Ci sono poi dei fattori che diminuiscono il colesterolo buono, questi sono il peso eccessivo, il fumo, la sedentarietà, una dieta con un quantitativo elevato di carboidrati, per la donne la menopausa, l’insulina resistenza.
Per quello che riguarda i farmaci in grado di abbassare i valori dell’HDL si annoverano i diuretici, quelli anti-retrovirali, i beta bloccanti. Infine il diabete, la molestasi, insufficienza renale, portano a un aumento del colesterolo totale a discapito di quello buono.
Colesterolo buono VS colesterolo cattivo
A più riprese si è parlato di colesterolo buono e colesterolo cattivo, è importante a questo punto, comprenderne le differenze. In generale si parla di colesterolo riferendosi a una molecola di tipo organico che appartiene all famiglia dei lipidi ovvero dei grassi.
Il colesterolo viene prodotto dal corpo, in particolare dal fegato, anche se una piccola parta viene apportata all’organismo attraverso il cibo. Nonostante la tendenza a parlare in maniera negativa del colesterolo, esso lo si trova in tutte le cellule del corpo umano e svolge una serie di funzioni importanti.
Intanto il colesterolo aiuta la formazione della membrana cellulare, inoltre coopera alla formazione della vitamina D, fondamentale per la mineralizzazione delle ossa, ma anche per evitare l’evaporazione dell’acqua nello strato superficiale della pelle, che ne provoca la disidratazione. Infine, sempre il colesterolo partecipa alla produzione della bile.
Quindi in è possibile affermare che il colesterolo è una molecola amica che finisce per divenire un pericolo nel caso in cui consistano alcuni condizioni di base. Quello che trasforma il colesterolo in buono o cattivo sono le liproteine.
Se quest’ultime sono ad alta intensità si ha il colesterolo buono, quando invece sono a bassa intensità si ha il colesterolo cattivo LDL. Quando l’LDL raggiungi livelli eccessivamente elevati, il grasso si accumula nelle arterie per un elevato rischio per il benessere cardiovascolare dell’individuo che rischi, infarti ed ictus.
Colesterolo buono e alimentazione
Una sana e corretta alimentazione permette di avere dei buoni valori di colesterolo buono. Ci sono infatti degli alimenti che sono in grado di aumentarne la presenza nel sangue.
Ne sono un esempio l’avena, ma anche i fagioli secchi, l’olio di oliva, cipolle, aglio, frutta secca, mele, carote, fragole, pesce azzurro, cereali con alto quantitativo di fibre solubili. Di pari passo con la corretta alimentazione deve andare uno stile di vita adeguato.
Ad esempio lo sport aiuta ad aumentare il colesterolo buono, in particolare il ciclismo, la borsa, il ballo, lo sci di fondo, la camminata e la pallavolo. L’OMS ha però evidenziato come il 31% della popolazione mondiale non è in grado di soddisfare le raccomandazioni e quindi seguire uno stile di vita adeguato al raggiungimento del benessere.
In particolare sembra che buona parte della popolazione non segue le indicazioni in merito allo svolgimento dell’attività fisica, la quale offre una serie di benefici tanto diretti quanto indiretti. Lo sport riduce la frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, inoltre potenzia il tono venoso periferico, espande il volume plasmatico i aumenta le contrazioni cardiache.
Essenziali sono gli alimenti contenenti, vitamina A, C, E (presente nella frutta secca). Si consiglia, poi, il consumo di cereali integrali e di alimenti ricchi di fibre.
Infine, nel caso in cui il soggetto ne presenti la necessità, il mercato propone una serie di integratori alimentari che al loro interno contengono omega 3, 6, 9, i quali proteggono il sistema cardiovascolare. Prodotti in grado di dilatare i vasi sanguigni e migliore la circolazione oltre che la pressione sanguigna.
Per la scelta del migliore integratore in base al proprio bisogno, di consiglia di consultare un esperto, evitando quelle che sono definite terapie fai da te.
I cibi da evitare
Esattamente come ci sono dei cibi raccomandati, ci sono anche quelli che sono alimenti da evitare. Questo è stato evidenziato da alcuni studi epidemiologici, i quali hanno rilevato come un’alimentazione ricca di grassi saturi possa essere causa di aterosclerosi.
I grassi saturi sono acidi grassi che sono presenti nella composizione di diversi alimenti come ad esempio: il burro, la margarina, lo strutto e il lardo. Oltre a questi, ne sono ricchi l’olio di palma, quello di cocco, carni particolarmente grassi come quella di maiale, oltre ai formaggi come ad esempio il mascarpone.
Fritture
Inoltre possono essere indicati come cibi da evitare le fritture, i prodotti da forno industriale come possono essere le brioche, gli snack, ma anche i würstel e gli insaccati. La sola alimentazione sana priva di grassi saturi non è certo sufficiente, ne sono un esempio i vegetariani che seguono una dieta che sembrerebbe essere perfetta per la prevenzione, ma non sono immuni dall’aterosclerosi.
Ci sono invece, delle popolazioni, come gli Eschimesi che seguono una dieta con grandi quantità di grassi polinsaturi come il pesce. Essi tendono raramente a sviluppare questa malattia.
A questo punto sembra essere chiaro che ci sono altri fattori ad intervenire sulla presenza del colesterolo nel sangue. Sono fattori determinanti: lo stress, l’ansia, un consumo eccessivo di cibo, l’assenza di attività fisica, un consumo eccessivo di carboidrati raffinati e il fumo.