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Al giorno d’oggi, problemi nutrizionali come l’obesità e il sovrappeso risultano essere molto diffusi. Si tratta di patologie medicalmente conosciute molto rischiose, in quanto, se trascurate, possono anche causare la manifestazione di altre condizioni mediche che possono mettere in pericolo la vita dell’individuo.
Per questo motivo, seguire una corretta alimentazione risulta essere molto importante. Non per nulla, infatti, viene insegnato anche ai bambini piccoli come mangiare correttamente, proponendo loro pasti equilibrati ricchi di frutta e verdura.
In questo caso, anche il mondo del web può discretamente aiutare: esistono, infatti, molti siti internet e blog che trattano l’argomento, proponendo diete e sedute di allenamento che, ovviamente quando non si tratta di casi patologici, perdere peso in maniera equilibrata ed insegnare, appunto, come avere uno stile di vita sano.
Ecco un esempio di dieta chetogenica:
Tempistiche del giorno | Alimenti |
Colazione | Tonno |
Spuntino | Frutta mista |
Pranzo | Verdura + prosciutto o bresaola + frutta mista |
Spuntino | Noci + yogurt magro |
Cena | Salmone cotto alla piastra + broccoli di contorno |
Che cos’è la dieta chetogenica
Per dieta chetogenica si intende una strategia nutrizionale basata sulla riduzione dei carboidrati alimentari, che quindi fa in modo che l’organismo produca autonomamente il glucosio necessario alla sopravvivenza, aumentando così il consumo energetico dei grassi contenuti nel tessuto adiposo.
Dieta chetogenica significa infatti “dieta che produce corpi chetonici”, che risultano essere un residuo metabolico della produzione energetica. I corpi chetonici vengono prodotti in quantità minima dall’organismo, e risultano essere facilmente eliminabili sia con le urine sia con la ventilazione polmonare.
Nel caso della dieta chetogenica, però, i corpi chetonici vengono prodotti in quantità notevolmente superiore rispetto alla condizione normale. L’eccesso indesiderato di corpi chetonici, responsabile della tendenza all’abbassamento del pH sanguigno, prende il nome di chetosi.
La chetoacidosi, però, può essere influenzata anche da altri fattori, come ad esempio con l’impiego dell’attività motoria.
Essa, infatti, può incidere sia in modo positivo che in modo negativo, a seconda del caso in particolare della persona che decide di seguire la dieta chetogenica.
Fortunatamente, non esiste un solo tipo di dieta chetogenica e risultano essere chetogenici tutti gli stili di vita alimentari in grado di fornire una quantità limitata di calorie, carboidrati e qualche volta anche di proteine inferiore al necessario, ovvero scelte alimentari che inducono l’organismo alla perdita di tessuto adiposo.
Risultano essere low carb e potenzialmente chetogeniche diverse diete molto famose e clinicamente approvate, come ad esempio, la dieta Atkins e la LCHF, ovvero low carb, high fat, basso contenuto di carboidrati, grassi elevati.
Caratteristiche e protocollo della dieta chetogenica
La dieta chetogenica, conosciuta anche come ketogenic diet o keto diet, ha uno schema nutrizionale ben preciso. per essere considerata chetogenica, la dieta in questione deve avere queste caratteristiche:
- Deve essere a basso contenuto di calorie, quindi deve essere una dieta ipocalorica;
- Deve essere a basso contenuto percentuale e assoluto di carboidrati, quindi una dieta low carb;
- Deve essere ad alta contenuto percentuale di proteine, anche se la quantità assoluta, ovviamente misurata in grammi, è più spesso di media entità;
- Deve essere ad alto contenuto percentuale di lipidi.
Ora si passa al protocollo da seguire, ovvero cosa è possibile mangiare per seguire una dieta chetogenica. L’aspetto più importante per raggiungere lo stato di chetosi è, come abbiamo visto, mangiare alimenti che non contengono carboidrati, insieme al limitare quelli che ne apportano pochi ed evitare totalmente gli alimenti che ne sono ricchi.
Secondo queste linee guida, quindi, gli alimenti consigliati risultano essere la carne, i prodotti della pesca e le uova, i grassi e gli oli che solitamente in caso di dieta chetogenica vengono utilizzati come condimento, e gli ortaggi. Gli alimenti assolutamente sconsigliati risultano essere, invece, i cereali, le patate e i derivati, i legumi, i frutti, le bibite dolci, i dolciumi vari, alcolici come vino e birra.
Generalmente si consiglia di mantenere un’assunzione di carboidrati inferiore o uguale a 50, da organizzare possibilmente in 3 porzioni, quindi 3 pasti, da 20 g ciascuna. possiamo fornire, a questo punto, una linea guida da seguire severamente per una corretta dieta chetogenica. ogni pasto deve essere composto dal 10% da carboidrati, dal 15-25% di proteine e dal 70% o più da grassi.
Come utilizzare la dieta chetogenica per perdere 30 kg
molti si chiedono se sia possibile perdere una discreta quantità di peso utilizzando diete particolari. Nel caso della dieta chetogenica, è possibile utilizzarla per perdere fino a 30 kg. Ovviamente la dieta dovrà essere associata ad uno stile di vita sano, composto da esercizio fisico mirato e seguendo la dieta alla lettera.
In questo modo, l’individuo noterà un calo di peso e la perdita di grasso addominale non eccessivamente drastico e duraturo nel tempo. Considerando i possibili effetti collaterali attribuiti a questa dieta, è comunque consigliabile parlarne col proprio medico curante e valutare insieme se si tratta della dieta giusta da seguire. Il medico, inoltre, potrebbe indirizzare l’individuo presso centri specializzati disponibili a seguire l’individuo lungo tutto il percorso della dieta.
La dieta chetogenica risulta essere particolarmente indicata per gli individui che soffrono di obesità e sovrappeso, per le donne in menopausa, per gli individui affetti da infertilità maschile o femminile legata all’obesità, per combattere le adiposità localizzate, per i soggetti obesi o in sovrappeso affetti da patologie varie che si manifestano con emicrania cronica e per gli individui pre bariatrici.
Ciò non toglie che questa dieta possa essere seguita da chiunque, ovviamente sotto stretta sorveglianza medica.
Che cos’è la chetosi
per chetosi si intende una condizione in cui l’organismo ottiene energia bruciando i grassi e producendo i, così chiamati, chetoni. In genere questa situazione si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano a causa di una riduzione di insulina. Bassi livelli di chetosi risultano essere normali, ma quando i chetoni aumentano molto in poco tempo possono avere effetti negativi sull’organismo anche notevolmente seri.
In medicina, non esiste una vera e propria distinzione tra chetosi e non chetosi. Il livello di questi composti è influenzato dalla dieta e dallo stile di vita. Tuttavia, è possibile affermare che esiste una quantità ottimale per il corretto funzionamento della dieta chetogenica, ovvero:
- Sotto 0,5 mmol di chetoni per litro di sangue non è considerata chetosi;
- Tra 0,5-1,5 mmol/l si parla di chetosi leggera;
- Con 1,5-3 mmol/l la chetosi è definita ottimale;
- Valori di oltre 3 mmol/l, oltre a non essere maggiormente efficaci, compromettono lo stato di salute, soprattutto in caso di malattie che riguardano il sistema insulinico, come il diabete mellito tipo 1;
- Valori oltre 8-10 mmol/l sono difficili da raggiungere con la dieta;
Molto spesso questi valori vengono ottenuti nelle malattie o a causa di attività fisica inadeguata. in presenza di questi valori è possibile si presentino sintomi anche molto gravi.
Come capire se si è in chetosi
Per poter identificare un eventuale stato di chetosi è possibile svolgere dei test dell’urina, che possono essere acquistati in farmacia, nelle sanitarie, ma è possibile trovarli anche nei supermercati.
Si tratta di test molto facili da svolgere, in quanto sono forniti di appositi strip per la raccolta dell’urina. è possibile controllare lo stato di chetosi anche effettuando esami del sangue tramite le misurazioni ematiche dei chetoni, oppure test del respiro, utilizzando un analizzatore dei chetoni nell’alito.
È possibile anche controllare se si manifestano alcuni sintomi che risultano essere associabili alla chetosi, tra i quali: bocca asciutta e sensazione di sete, aumento della diuresi, alito o sudore acetonico, che scappa attraverso il nostro respiro, riduzione dell’appetito e spossatezza.