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Prendersi cura di se stessi, vuol dire iniziare in maniera molto semplice riuscendo ad adottare quella che è una sana e corretta alimentazione. Nutrirsi nella maniera giusta non deve essere inteso come una dieta restrittiva.
Le diete fatte solo per perdere peso, servono a ben poco, permettono di perdere peso in poco tempo, ma sono poi poco adatte al benessere generale del corpo. Quello che serve è un’alimentazione sana, in cui sia presente ogni singolo elemento di cui il corpo ha bisogno, nelle giuste proporzioni, offrendo anche un buon apporto energetico.
Un’alimentazione che può essere seguita in maniera corretta ogni giorno, con la consapevolezza di prendersi del proprio corpo. Quando si parla di alimentazione funzionale, ci si riferisce a quella in cui si prevede un approccio personalizzato ed individuale che si basa su evidenze di tipo scientifico.
In questo modo sarà possibile ritrovare il benessere e la salute, risolvendo il proprio rapporto con il cibo.
Cos’è l’alimentazione funzionale
L’approccio della dieta funzionale, mira a creare una certa forma di rapporto con il cibo. Non si tratta i una dieta dimagrante che prevede una serie di sacrifici, in quanto questi potrebbero essere molto faticosi.
Quello che permette l’alimentazione funzionale è un netto cambiamento nel rapporto che si ha con il cibo. La dieta che viene progettata in maniera individuale, si basa su un’alimentazione che deve essere sana ed equilibrata.
Il compito di ogni nutrizionista sarebbe proprio quello di scoprire, gli effetti funzionale degli alimenti e dei loro abbinamenti. Quando si parla di dieta funzionale in effetti, elemento base sono proprio gli abbinamenti tra gli alimenti.
Abbinare i cibi per esaltarne le qualità i veramente importante per poter avere uno stile di vita che sia veramente ottimale. Andando a sfruttare quelli che sono i migliori abbinamenti tra i cibi è possibile inibire il metabolismo conducendo il corpo verso il corretto equilibrio.
Procedendo in questa maniera, si potrà utilizzare ogni singolo alimento in maniera funzionale, quasi come se fosse una medicina, un elemento che diventa chiave per restare sempre in salute. Caratteristiche che a primo impatto possono sembrare molto complesse e in effetti l’alimentazione funzionale è studiata in maniera individuale con un approccio scientifico e professionale da parte di un medico nutrizionista.
Ogni soggetto ha bisogno di qualcosa di differente dagli altri e ognuno dovrebbe elaborare delle buone abitudini alimentari completamente personali. In tale quadro, i professionisti a cui ci si rivolge devono essere in grado di dare consigli e suggerimenti, in particolare essi devono essere in grado di elaborare una routine dietetica personalizzata ed efficace. Ecco una tabella con i principali alimenti:
Alimento | Esempio |
Verdura | Cavolfiori, spinaci e broccoli |
Bevande | Tè nero e caffè |
Cereali | Orzo, couscous e avena |
Frutta | Pesche, banane e kiwi |
Frutti di mare | Sardine, merluzzo e salmone |
Legumi | Ceci, lenticchie e piselli |
Frutta a guscio | Anacardi, noci macadamia, mandorle |
A chi è consigliato
Genralmente la dieta che viene definita funzionale può essere seguita veramente da tutti. Come già accennato in precedenza non è un’alimentazione che richiede molti sacrifici e non impone un cattivo rapporto con il cibo.
Insomma, una dieta che non mette particolari ansie e che permette a chiunque di viverla al meglio. Una forma di educazione alimentare che non richiede particolari sacrifiche, ma piuttosto spinge a conoscere se stessi, il proprio organismo e il bisogno di nutrimento.
L’alimentazione permette di avere un rapporto più naturale con il cibo. Non si tratta di una dieta adatta a chi vuole dimagrire in fretta.
Occorre procedere a una certa dose di pazienza e di costanza, per riuscire a seguire un’alimentazione di questo genere. In linea generale l’obiettivo non è quello di dimagrire ma di aiutare la propria salute andando anche a contrastare anche l’ossidazione e quindi l’invecchiamento cellulare.
Una vera e propria strategia a lungo termine questa alimentazione funzionale che tende a perfezionarsi nel tempo mettendo al centro le necessità della persona e quello che gli alimenti rappresentano per il metabolismo. Gli esperti del settore sono convinti che un’alimentazione di questo genere, non solo faccia bene all’orgainismo, ma che permetta anche di guarire e alleviare i processi infiammatori in corso, prevenendo anche le forme di infiammazioni future.
Quindi quello che serve per approcciarsi a una dieta di questo genere è la serietà la voglia di seguirla in maniera quotidiana. L’alimentazione funzionale offrirà comunque la certezza di avere dei risultati tangibili nel lungo periodo, con un benessere che dura nel tempo per il corpo.
Alimentazione comune
L’alimentazione tradizionale e quella funzionale presentano alcune caratteristiche in comune. Ovviamente non sono completamente uguali e questo vuol dire che ci sono delle anche delle rilevanti differenze.
In entrambe i casi occorre procedere con una personalizzazione del piano alimentare per riuscire ad avere dei buoni risultati. Questo è il motivo per cui il nutrizionista chiederà al proprio paziente alcune informazioni preliminari che non saranno utili solo per il dimagrimenti, ma anche e soprattutto per poter sfruttare tutti i benefici di un’alimentazione che si presenta comunque sana e variegata.
Nel progettare un piano alimentare corretto occorre innanzitutto prestare attenzione allo stile di vita del soggetto e successivamente sulle patologie, la familiarità. Successivamente si raccomanderanno delle analisi di laboratorio, senza dimenticare di considerare i livelli di stress e quelli che possono essere definiti comportamenti alimentari scorretti.
Quello che viene posto in secondo piano è il raggiungimento di obiettivi fisici come lo sviluppo della muscolatura e l’eliminazione dei livelli di grasso in eccesso. L’obiettivo principale dell’alimentazione funzionale è quello di insegnare la sana alimentazione.
Approfondimento
In una dieta funzionale gli alimenti sono considerati come delle medicine, il loro dosaggio e abbinamento li può trasformare in qualcosa si diverso, ciò che è in grado di risolvere disturbi di tipo organico e squilibri del corpo. In questo si somiglia molto con l’alimentazione tradizionale, anch’essa volta a ad offrire il miglior stato fisico possibile, senza mettere in secondo piano il bisogno di energia di ogni successo.
Quindi i cibi sono considerati sia secondo le loro proprietà che i benefici terapeutici e valori nutrizionali. Nell’alimentazione funzionale l’associazione tra i diversi micronutrienti è volta a mantenere l’equilibrio in maniera mirata e ragionata.
In questo caso il nutrizionista considera, non solo l’alimentazione, ma anche il livello di stress, di sonno, il rapporto tra psicologia e fisico, il tutto per alleviare qualsiasi tipologia di disturbi che si presenta, prevenendo anche tutte le problematiche correlate all’età.
L’impostazione
Per potersi sottoporre a una dieta funzionale veramente efficace è importante recarsi da uno specialista che sia in grado di impostarla nella maniera migliore e sicuramente più corretta. Occorre che la dieta venga ben studiata, procedendo con cautela.
Uno specialista esperto sarà in grado di studiare tutti gli aspetti coinvolti in un’alimentazione funzionale, personalizzandola per evitare i disturbi per cui essa viene adottata. Quindi, dopo una preliminare anamnesi del soggetto, si procede con gli abbinamenti, uno dei preferiti è sicuramente quello tra pesce e verdura.
Occorre poi tenere in considerazione che le proteine sono indispensabili per il buon sviluppo del tono muscolare. Estremamente importanti sono le verdure e gli alimenti di origine vegetale, i quali sono fonte dei fibre e di vitamine, oltre che del microbiota intestinale.
A cena spesso è consigliabile unire le verdure con i cereali integrali, un abbinamento facile da digerire e molto leggero, che evita l’innalzamento della glicemia e stimola il riposo. Elemento secondario è il metodo di cottura, anch’essi da scegliere per riuscire ad amplificare gli effetti della dieta.
Ad esempio il ripassare pasta in padella con dell’olio ne migliora la digestione, la stessa frittura può far bene se la si consuma solo in maniera saltuaria. Si consiglia invece si evitare l0abbinamento tra carboidrati e frutta, entrambe fonti di zucchero e quindi in grado di innalzare la glicemia aumentando il senso di sonnolenza e provocano l’aumento di peso.
La frutta deve essere consumata lontano dai pasti, mentre i carboidrati, meglio consideri piatti principali per il pranzo. Attenzione poi alle modalità di cottura, quella a vapore, considerata salutare, se utilizzata in manierta eccessiva non stimola la funzione biliare dei grassi.
In altre parole è possibile affermare che anche ciò che tutti credano faccia bene, può, nell’eccesso essere dannoso per il corpo.
Protocollo 5-R
Quello che viene utilizzato nell’alimentazione funzionale è un protocollo conosciuto con l’acronimo 5-R, un sistema in grado di ristabilire la stretta connessione che n linea generale già esiste tra la funzione gastrointestinale e lo stato di salute. Se il protocollo venisse applicato ad alcune patrologie esse potrebbero migliorare radicalmente.
La prima R è di rimuovere, la quale indica il bisogno di eliminate tutti i fattori che sono in grado di influire negativamente sull’intestino, come gli alimenti a cui si è intolleranti o sensibili. Un modo questo per evitare lo squilibrio.
Occorre poi rimpiazzate, quindi andare a sostituire le secrezioni digestive di cui si è carenti. Si deve poi ripopolare con un aumento di probiotici e prebiotici che devono essere sempre apportati in misura adeguata per un buon equilibrio del microbiota.
Si ripara con dei nutrienti chiave come gli antiossidanti che aiutano la mucosa intestinale a guarire in caso di problematiche di qualunque genere. Infine si riequilibra il tratto digerente.
Per poter ottenere questo si pone attenzione su quantità e qualità del sonno, quantità di cibo, emozioni, esercizio fisico, stress. Elementi che influiscono sul benessere intestinale dell’individuo e che permettono di vivere il rapporto con il cibo in maniera completamente differente.