Alcaloide naturale

Benefici della caffeina

La caffeina è una sostanza che fa parte della famiglia degli alcaloidi, un gruppo di composti che sono estremamente diffusi soprattutto all’interno delle piante. Un composto che come l’atropina, la nicotina, stricnina e la morfina è fisiologicamente attiva sugli animale.

caffeina - proprietà - caratteristiche e benefici

Funzioni: permette di migliorare le prestazioni atletiche

Integratori a base di caffeina

Proprietà della caffeina

Un’azione che è possibile anche nel caso in cui il suo contenuto sia estremamente basso. In genere le piante che presentano caffeina la utilizzano anche come meccanismo di difesa contro gli erbivori. Come è noto, anche negli uomini la caffeina influisce su un gran numero di processi. Mentre alcuni soggetti la dovrebbero evitare, altri ne ricavano una serie di benefici.

Quando si parla di caffeina non ci si riferisce esclusivamente al caffè, ma a una serie di piante ed alimenti che la possono contenere e a cui è importante prestare molta attenzione. Questo avviene perchè le interazioni che la caffeina può provocare con altri elementi possono essere sì, favorevole, ma in altri casi, potrebbe anche essere causa di effetti collaterali a cui prestare particolare attenzione.

La caffeina fa parte di un gruppo di alcaloidi purifichi come la teoffollina e la teobromina, rispettivamente tè e cacao, a riprova che essa non è presente esclusivamente nel caffè. La caffeina è presente in alcuni alimenti come: coca cola, erba mate, cioccolata, alcune bibite energizzanti. 

In patibolari la caffeina è presente in tutti quei composti che presentano guaranà al loro interno. Se ne possonoo trovare alcune quantità negli analgesici, ma anche nei cosmetici anticellulite e nei farmaci che possono essere utilizzati per agire su febbre e raffreddore.

Ad esempio le foglie di the presentano un quantitativo maggiore di caffeina rispetto ai semi di caffè. Mentre per le persone comuni conoscere il quantitativo di caffeina contenuto negli alimenti nelle bevande è importante per riuscire a non superare alcune soglie di sicurezza, per gli sportivi a livello agonistico, il calcolo è importante per non cadere in problematiche nel caso in cui si venga sottoposti a controlli antidoping. 

Inoltre, come sarà possibile vedere più avanti, anche le donne devono prestare attenzione all’assunzione di caffeina, soprattutto se utilizzano contraccettivi orali. Questo perchè tali medicinali aumentano gli effetti della caffeina del 50% circa.

Effetti sull’organismo

Quando si parla di caffeina ci si riferisce allo psicoattivo più utilizzato per via della sua conformazione chimica che gli permette di interagire con i recettori biologici che vanno a regolare la funzionalità del sistema cardiovascolare, ma anche endocrino e nervoso. La caffeina viene assorbita dal tratto intestinale molto velocemente.

Proprio per questo motivo sei hanno dei picchi di concentrazione plasmatica che si presentano dopo circa un’ora dall’ingestione dell’elemento. Un metabolismo veloce, molto più di altri stimolanti come le amfetamine.

Dopo appena 3/6 ore dopo l’assunzione, i livelli plasmatici si riducono del 50% rispetto a quelli del momento dell’assunzione. La caffeina è una sostanza lipofila e questo le permette di passare in maniera veloce la barriera amato-encefalica, una parete virtuale che è presente nel cervello ed evita il passaggio di un gran numero di molecole che sono trasportate dal sangue in tutto l’organismo.

Per le donne in gravidanza e in allattamento, è interessante sapere che la caffeina è in grado di superare la placente e può anche essere presente nel latte materno. Questo è il motivo per cui durante queste due fasi della vita femminile, si consiglia di diminuirne l’utilizzo, evitando effetti indesiderati sui bambini.

Il maggior numero di effetti che vengono provocati dalla caffeina sono dovuti alle sue capacità stimolanti. In particolare l’elemento riesce ad agire sul sistema nervoso influenzano la concentrazione, ma anche agendo a livello analgesico.

Inoltre la caffeina è in grado di favorire il rilascio di ormoni come l’adrenalina e la noradrenalina che sono in grado sia di aumentare il metabolismo che la frequenza cardiaca. Proprio per questo motivo spesso viene inserita nella composizione di prodotti per la perdita di peso.

Infine, proprio come il tè, la caffeina ha un forte potere diuretico.

Caffeina e perdita di peso

All’interno di molti prodotti per la perdita di peso, si ha una dose di caffeina molto elevata. Essa, come il the vengono consigliati per smaltire i chili di troppo. Un effetto questo che è più efficace se all’assunzione di caffeina si collega ad una dieta sana e variegata e dell’attività fisica. In merito non sono stati pochi gli studi specifici che sono stati condotti.

La maggiormente di essi ha rilevato come la caffeina sia in grado di aumentare il metabolismo basale. In buona sostanza la caffeina permette al corpo di consumare una quantità di calorie maggiore, anche quando sembra essere inerte.

In altre parole, sembra che l’assunzione della caffeina fa innalzare il consumo di calore di 100/500 unità. In particolare agisce sul tessuto adiposo sottocutaneo. La caffeina viene poi utilizzata anche nella composizione di una serie di cosmetici per il trattamento localizzato della cellulite. Essi  sono in grado di favorire la mobilizzazione dei trigliceridi dal tessuto adiposo che si trova nella zona sottocutanea.

Inoltre ci sono degli utilizzi, per così dire, come il contrastare l’alitosi masticando 1 o 2 chicchi di caffè. Infine, nonostante gli effetti eccitanti possono far credere che si riesca anche a digerire meglio, il caffè non velocizza la digestione, questa è solo una legenda metropolitana.

Controindicazioni

Il caffè contrasta la biodisponibilità e rallenta l’assorbimento di alcune sostanze come: riboflavina e vitamina B2, inoltre calcio, ferro, creatina. Se si assume caffeina in quantità eccessiva, si potrebbe essere protagonisti di episodi di eccessiva eccitazione, nervosismo, insonnia e tachicardia.

Se ne consiglia l’assunzione regolata nel caso in cui si soffra di esofagi e reflusso gastroesofageo. Questo lo si deve in maniera particolare all’aumento del potere lesivo dei succhi gastrici, dovuti alla capacità della caffeina di rilassare lo sfintere esofageo che dovrebbe bloccare la risalita del contenuto gastrico.

Inoltre è consigliabile ridurne il consumo nel caso in cui si soffra di ulcera allo stomaco, anemia, ipertensione, aritmie, problemi a livello cardiaco, tachicardia e anche osteoporosi. Eccedere nella dose della caffeina potrebbe andare a diminuirne i possibili effetti benefici che se ne possono ricavare.

Nei casi più gravi può essere causa di acidosi, edema polmonare, allucinazioni. Infine si rende noto che alcuni studi hanno evidenziato come la caffeina possa essere causa di lievi sindrome di astinenza.