Polimero glucidico

Benefici della inulina

L’inulina è un oligosaccaride di origine naturale, noto nel mondo farmacologico e della cosmetica per via dei suoi numerosi effetti benedici. Una fibra solubile che si compone di lunghe catene di fruttosio.

inulina

Dove si trova: viene sintetizzata da alcune piante soprattutto radici e rizomi.

Integratori a base di inulina

Proprietà e benefici della inulina

L’inulina è un oligosaccaride di origine naturale, noto nel mondo farmacologico e della cosmetica per via dei suoi numerosi effetti benedici. Una fibra solubile che si compone di lunghe catene di fruttosio.

Molto interessanti sono le sue proprietà nutraceutiche, nonostante l’indigeribilità delle sue fibre, esattamente come qualunque altra tipologia. L’inulina è in grado di favorire la digestione e regolarizzare l’attività intestinale, proprio questo le permette di essere l’elemento base di una serie di integratori alimentari. Oltre a ciò, l’oligosaccaride è anche in grado di fornire bifidobacteria alla flora intestinale, diminuendo il numero di batteri nocivi.

L’inulina è un oligosaccaride estremamente benefico per l’uomo, in particolare per il suo interstino. Esso viene inserito nella composizione di una serie di integratori alimentari, in grado di coadiuvare una dieta sana e variegata e una costante attività fisica.

Essa è contenuto principalmente all’interno della cicoria, ma anche nel tartufo bianco e nei tuberi di dalia. Un elemento che appartiene alla classe dei prebiotici, che non sono digeribili, ma comunque in grado di stimolare la proliferazione dei batteri che sono però benefici per il colon.

L’oligosaccaride funge da nutrimento per i batteri buoni, in grado di ridurre numerosi aspetti patogeni. Per questo motivo una serie di integratori probiotici sono potenziati con inclina che migliora la sopravvivenza dei fermenti lattici e rinforzare la flora batterica intestinale. Dall’idrolisi enzimatica si ottengono i FOS, i frutto-oligo-saccaridi delle sostane prebiotiche con caratteristiche simili all’inulina.

Effetti benefici

Anche se le attività biologiche dell’inulina sono ad oggi note, la maggior parte degli studi che la riguardano sono tutti sperimentali, questo è il motivo per cui, ad oggi non ha un vasto utilizzo farmaceutico. Solo negli ultimi anni dei trial clinici hanno permesso di comprendere le ripercussioni biologiche e cliniche di tale sostanza.

La maggior parte delle attività intraprese hanno evidenziato come l’inulina abbia degli effetti metabolici sul corpo umano. Essa quando viene ingerita è in grado di raggiungere, senza subire alterazioni l’ambiente intestinale dove grazie alla flora batterica avviene la fermentazione.

Proprio questo processo permette la formazione di acidi grassi a catena corta, che svolgono numerose funzioni all’interno del corpo. Ne sono esempio l’acido acetico, proprionato e butterato che vanno a proteggere gli enteriti inibendo l’azione dell’HMG-CoA redattasi, enzima coinvolto nella produzione del colesterolo.

L’utilizzo di inulina sembra essere in grado di: aumentare la massa fecale e il numero di evacuazioni, permette l’accrescimento dei batteri buoni, inoltre è in grado di favorire l’assorbimento di calcio, ferro e magnesio.

In grado di evitare l’aumento della glicemia, sembra avere effetti positivi sulla produzione del colesterolo e dei trigliceridi. Infine ha un possibile effetto protettivo per quello che riguarda la prevenzione del cancro al colon.

Come utilizzare la inulina per la perdita di peso

Si consiglia di offrire al corpo un apporto di 3 o 10 g al giorno di insulina. L’elemento è presente in via esclusiva nelle verdure, quindi solo chi segue una dieta vegetariana o vegana sembra che sia in grado con la sola alimentazione di averne la giusta quantità.

Per tutti gli altri è indispensabile affidarsi a degli integratori alimentari, per poter godere dei benefici dell’elemento. L’utilizzo di prodotti di questi genere è indispensabile per tutti coloro che non hanno un buon apporto di frutta e verdure nella propria dieta.

In particolare sembra essere indispensabile soprattutto dopo aver seguito per un lungo periodo una terapia antibiotica che potrebbe essere causa di disordini gastrointestinali. In tali casi, in quantitativo da integrare che si raccomanda è di 5/10 g al giorno. A tal proposito, in commercio si possono trovare integratori a base di insulina sotto forma di polvere, tavolette o cibi funzionali.

In molti casi l’inulina viene inserita all’interno di integratori che sono in grado di aiutare il corpo nella perdita di peso. Spesso quando si intraprende una dieta ci si trova ad affrontare la fame nervosa, uno dei maggiori nemici della lotta al peso in eccesso.

Assumere integratori può essere di grande aiuto per regolare l’appetito e per non sentire quel perenne senso di fame, tipico di un alimentazione ipocalorica a cui non si è abituati. L’inulina interviene sugli ormoni che regolano l’appetito e questo permette si sentire il senso di sazietà anche con un apporto minore di calorie.

Oltre ad evitare l’apporto di calorie in eccesso e il consumo di quelli che vengono definiti come “cibo spazzatura”, essa è anche in grado di evitare l’accumulo di grasso ectopico. Quest’ultimo si riferisce al grasso immagazzinato in altre parti del corpo, quali il tessuto dei muscoli e il fegato. Una funzione che non solo permettere di ridurre il peso, ma di evitare patologie che hanno il grasso ectopico come possibile causa, come il diabete di tipo II.

Controindicazioni e effetti indesiderati

L’inulina fornisce al corpo una serie di benefici e questo lo si deve alle sue caratteristiche e alle sue capacità di interagire con il corpo. Ma ci sono casi in cui può essere causa di effetti indesiderati.

Innanzitutto se ne sconsiglia l’utilizzo a tutti coloro, che, anche in passato, hanno mostrato ipersensibilità nei confronti della sostanza, in qualunque sua forma. Inoltre si consiglia di chiedere il parere del proprio medico, nel caso in cui si stiano seguendo terapie farmacologiche, ovvero si stiano assumendo altri integratori.

Ad oggi non si conoscono interazioni farmacologiche che siano degne di nota, anche se è opportuno ricordare come la sostanza possa essere in grado di migliorare, da parte del corpo, l’assorbimento di elementi come il calcio e il magnesio. Nel caso delle interazioni con altri elementi, è anche importante ricordare che l’insulina ha un effetto anche sui probiotici.

Ci sono poi dei pazienti che dovrebbero assumere il prodotto con estrema cautela, chiedendo sempre il parere del proprio medico. Ci si riferisce in tal caso, a tutti coloro che sono affetti da sindrome dell’intestino irritabile, gonfiore a livello addominale, alvo alterno ed altre patologie riconducibili ad una certa sensibilità nei confronti delle fibre.

L’attenzione che occorrerà avere in tali casi saranno tutti collegati al possibile aggravamento della sintomatologia. Quindi prima dell’introduzione di un qualunque integratore, si consiglia di chiedere sempre il parere del proprio medico, o uno specialista che sia a conoscenza della propria storia clinica.