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Quello dell’obesità infantile è un problema estremamente diffuso, specialmente in Occidente e nelle zone del mondo maggiormente industrializzate: si tratta di una vera e propria piaga sociale che mette in pericolo la vita di tanti bambini. Questo fenomeno è il risultato dell’assunzione di una quantità di calorie maggiore rispetto a quello che è il dispendio effettivo quotidiano: questo comportamento deve ovviamente durare per un periodo di tempo per portare al sovrappeso e poi all’obesità.
Comportandosi in questo modo, il bilancio energetico diventa sempre positivo è questo causa lo sviluppo della patologia: è complesso definire l’obesità infantile se non come un accumulo anomalo che si trova all’interno dell’organismo. Per gli adulti si utilizza l’indice di massa corporea, noto anche come Body Mass Index, al fine di scoprire se si soffre di sovrappeso o di obesità e in quale stadio ci si trova: per i bambini la questione è diversa.
Infatti, per quanto riguarda bambini e ragazzini va tenuta in considerazione la crescita ponderale, la quale include anche la fase di sviluppo all’interno della quale un individuo si trova, tenendo anche in considerazione il sesso e l’età del soggetto. La cosa più preoccupante in questo momento è il fatto che molte persone non considerano questa condizione una malattia, e per questa ragione molti semplicemente non la trattano ed ignorano la sua gravità. Tuttavia, ci sono moltissime conseguenze alle quali si può andare incontro se si trascura l’obesità infantile.
Informazioni importanti
Si è visto che l’obesità infantile è una patologia estremamente diffusa e che purtroppo viene presa spesso sotto gamba: si tratta di un atteggiamento sbagliato, in quanto sono molte le complicazioni connesse a questa malattia che interessa i bambini. Infatti, tra le conseguenze ascrivibili a questa malattia è possibile menzionare dei problemi respiratori, quali ad esempio l’ipoventilazione che causa le apnee notturne e l’affaticamento.
Ancora, è possibile menzionare i disturbi dell’apparato digerente e del sistema endocrino: questi disturbi portano a loro volta allo sviluppo di patologie quali il diabete mellito oppure diverse intolleranze alimentari. Ancora, l’obesità può anche causare dei problemi a livello cardiovascolare, come ad esempio l’iperlipidemia, l’ipertensione e lo sviluppo di squilibri coronarici; nei bambini, l’obesità incide anche sulle articolazioni, riducendo la mobilità, facendo sviluppare i piedi piatti e i dolori articolari.
Cause principali | Descrizione |
Cibo abbondante, molto zuccherato e grasso | A partire dallo scorso secolo il cibo è diventando più abbondante e a buon mercato. L’aumento della disponibilità e la varietà di cibo appetitoso, economico ed esageratamente pubblicizzato ha portato il nostro organismo ad approfittarne per accumulare riserve per i tempi duri. |
Lo stile di vita | La grande maggioranza dei casi, quella che viene definita come “obesità comune”, è favorita da una determinata costituzione, del tutto evitabile se, contrastando socialmente i condizionamenti dell’ambiente, si riescono a praticare stili di vita corretti. |
Non sono solo fisiche le conseguenze che interessano i bambini che soffrono di obesità, ma anche di carattere psicosociale: molti degli infanti che si trovano in questa situazione sono spesso in una situazione di vergogna o di disagio, addirittura arrivando in alcuni casi alla depressione e all’ansia. Spesso, i ragazzini che soffrono di obesità vengono scherniti dai loro amici e compagni di classe proprio a causa del peso, e per questa ragione si sviluppa dento di loro una grande insicurezza e un’incolmabile perdita di autostima.
Non ci sono dubbi sul fatto che questo abbia anche delle ripercussioni nella vita adulta: ecco perché molti adulti che hanno sofferto di obesità infantile oggi sono insicuri e meno a proprio agio con il proprio corpo.
Psicologia dell’obesità infantile
Moltissimi adulti che hanno in passato sofferto di obesità infantile, oggigiorno si sentono insicuri di se stessi ed anche del proprio corpo: non ci sono dubbi quindi sul fatto che l’obesità infantile abbia delle conseguenze anche sulla psicologia di un individuo. Questa patologia, che spesso non viene compresa e non viene curata, può avere degli effetti disastrosi sull’autostima di un individuo, portandolo a non accettare mai il proprio corpo ed il proprio aspetto fisico.
Ovviamente, questo ha delle conseguenze anche nella vita amorosa dell’adulto che ha sofferto di obesità infantile, in quanto l’individuo non si sente per nulla a proprio agio a condividere la propria intimità con un partner o con una partner. Per quanto riguarda l’obesità infantile, va detto che il contesto famigliare svolge un ruolo importantissimo per il bambino, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo di corrette abitudini alimentari e fisiche.
Moltissime ricerche hanno evidenziato delle componenti in comune in tutti i nuclei familiari che contengono dei casi di obesità infantile, come ad esempio dei genitori insicuri che compensano le loro carenze alimentando i figli in modo abbondante: si tratta di un impiego del cibo sicuramente mediatore e deviatore degli scambi emotivi. Inoltre, un’altra componente comune è l’alimentazione emotiva che serve a ridurre le tensioni interne.
Ancora, si è vista una poca coesione della famiglia accompagnata da una forte conflittualità; da non sottovalutare è anche l’iperprotettività, l’elevata dipendenza emotiva dei figli verso i genitori e scarso senso di identità.
Valutazione psicologica
Se si iniziano a notare l’aumento di peso ed altri sintomi tipici dell’obesità infantile diventa importantissimo procedere subito con una valutazione psicologica del bambino: questa deve essere effettuata all’interno di un approccio che include diverse discipline. Quando si effettua questa tipologia di indagine, è necessario prendere in considerazioni diverse aree: la prima è sicuramente quella del comportamento.
Nella maggior parte dei casi, i pazienti si servono di comportamenti lesivi o nocivi, come quello di assumere moltissimo cibo nell’arco di poco tempo: da non sottovalutare sono anche gli episodi di digiuni prolungati oppure di lunghe ed estenuanti sessioni di attività fisica. Bisogna poi capire che avvengono in modo frequente degli episodi di vomito autoindotto oppure se vengono assunti spesso farmaci come clisteri e lassativi.
Approfondimento
Ovviamente, tutte queste azioni sono di tipo compensatorio per prevenire l’aumento del peso: si tratta ovviamente di azioni non appropriate e che possono portare a moltissime altre conseguenze. Ancora, vanno prese in considerazioni le determinanti cognitive: i soggetti che soffrono di obesità hanno la tendenza a mangiare anche quando non provano fame, in quanto non riescono a riconoscere bene la sazietà.
Solitamente, l’iperalimentazione è giudicata dai soggetti come una perdita totale del controllo, e da questo è possibile vedere anche il senso di inadeguatezza di chi soffre di queste patologie. Infine, vanno considerate anche le determinanti emotive: spesso i casi di obesità nascondono patologie come la depressione, ma anche stati d’animo come la rabbia, la tristezza e la colpa. Ovviamente, tali sensazioni vengono sfogate nel cibo.
Cause principali
Per capire come si calcola l’obesità infantile è necessario rivolgersi ad un pediatra di fiducia, in quanto vanno prese moltissime varianti in considerazione: usare solamente il BMI è inutile e non porterebbe a dei risultati sufficienti. Per quanto riguarda le cause dell’obesità infantile, va innanzitutto fatta una distinzione tra i casi di obesità infantile causati da abitudini alimentari cattive e i casi in cui l’obesità è frutto di altre patologie.
Nella maggior parte dei casi, l’obesità infantile è causata da un numero diversi di fattori: generalmente, è causata dall’unione di cattiva alimentazione, alimentazione eccessiva, scarsa o del tutto assente attività fisica e alcuni fattori di tipo genetico. Sono davvero rarissimi i casi di obesità infantile causati da fattori come l’ipotiroidismo oppure le disfunzioni surrenali.
I soggetti che soffrono di obesità infantile sono sempre accomunati da un bilancio calorico positivo: questo significa che questi piccoli bambini assumono più calorie di quelle che vengono bruciate dal loro organismo nell’arco della giornata. Ovviamente, ci sono alcune abitudini che sono dei veri e propri fattori di rischio: uno di questi è mangiare spesso fuori e spesso al fast food, che propone solamente alimenti altamente calorici e poco salutari.
Ancora, moltissimi bambini bevono tantissime bibite zuccherine, le quali non portano ad altro che un’eccesso di zuccheri e calorie inutile. Infine, moltissimi bambini passano ore ed ore avanti alla tv oppure a giocare ai video games, rimanendo così immobili.